I NOSTRI DISEGNI...PICCOLE OPERE D'ARTE,CAPOLAVORI DEL CUORE !
SARA SBARAGLI 3 D....." QUANDO TUTTO SEMBRA ESSERE FINITO,ECCO SPUNTARE NUOVA VITA E IMPROVVISAMENTE CI ACCORGIAMO DI NON AVER COMBATTUTO INVANO "
RUBINA D'AMBROSIO 3 E ..." DALLE PISTOLE SOLO FIORI PROFUMATI "
CLAUDIA ROCCO 3 N .... "DALLA SCHIAVITU' ALLA LIBERTA' ...QUANDO DALLA TERRA NASCONO FIORI "
La Monna Lisa
Il famoso ritratto italiano emigrato in Francia
La Gioconda, nota anche come Monna Lisa di Leonardo da Vinci, realizzata nel 1503-1514 circa è conservata nel Museo del Louvre di Parigi. Il dipinto ,importante ed enigmatico, è sicuramente il ritratto più celebre del mondo, nonché una delle opere d'arte più note in assoluto, oggetto di infiniti omaggi, tributi, ma anche parodie e sberleffi. Il sorriso impercettibile della Gioconda, col suo alone di mistero, ha ispirato tantissime pagine di critica, di letteratura, di studi anche psicoanalitici. Sfuggente, ironica e sensuale, la Monna Lisa è stata di volta in volta amata, idolatrata, ma anche derisa o aggredita. Vera e propria icona della pittura, è osservata ogni giorno da migliaia di persone, tanto che nella grande sala in cui è esposta un cordone deve tenere a notevole distanza i visitatori, nella lunga storia del dipinto non sono mancati i tentativi di vandalismo, nonché un furto che in un certo senso ne ha alimentato la leggenda. L'opera rappresenta tradizionalmente Lisa Gherardini, cioè "Monna" Lisa (un diminutivo di Madonna) , moglie di Francesco del Giocondo (quindi la Gioconda). Leonardo da Vinci abitava nelle case accanto a Palazzo Gondi a pochi passi da piazza della Signoria. Questa apparentemente facile identificazione, in realtà molto dibattuta dalla storiografia artistica, ha come fonti antiche un documento del 1525 in cui vengono elencati alcuni dipinti che si trovano tra i beni di Gian Giacomo Caprotti detto "Salaì", allievo di Leonardo che seguì il maestro in Francia, dove l'opera è menzionata per la prima volta "la Joconda". Alcuni dubbi sono sorti a partire dalla descrizione di Vasari, che parla della peluria delle sopracciglia magnificamente dipinta (che non ha) e che esalta le fossette sulle guance (pure assenti). Ciò è comunque spiegabile con la particolare storia del dipinto, che seguì Leonardo fino alla sua morte in Francia e che venne ritoccata per anni e anni dall'artista. Lo stesso Vasari scrisse che "Prese Lionardo” a fare per Francesco del Giocondo il ritratto di Monna Lisa sua moglie, e quattro anni penatovi lo lasciò imperfetto, la quale opera oggi è appresso il re Francesco di Francia in Fontanableò", dilungandosi poi in una serie di lodi del dipinto, in realtà piuttosto generiche. Vasari infatti potrebbe aver attinto la sua descrizione da una memoria dell'opera com'era visibile a Firenze fino al 1508, quando il pittore lasciò la città, analisi ai raggi X hanno mostrato che ci sono tre versioni della Monna Lisa, nascoste sotto quella attuale. A sostegno delle testimonianze di Vasari, nel 2005 Veit Probst, storico e direttore della Biblioteca di Heidelberg in Germania, ha pubblicato un altro appunto del cancelliere fiorentino Agostino Vespucci, del 1503, che conferma l'esistenza di un ritratto di Lisa del Giocondo. Vorrei concludere questa breve relazione dicendo che è giusto che il quadro di Leonardo sia protetto e esposto nel Museo più famoso del mondo, appunto il Louvre di Parigi, ma è importante che non si dimentichi mai di sottolineare bene da parte degli storici e degli esperti d'arte che questo capolavoro pittorico è un simbolo e un frutto del sempre presente Genio Italiano.
Francesco Ciampaglia 2H