Apriamo this page, DEDICATA AI Racconti, con Le Storie Scritte Dai Nostri Alunni Che Hanno Vinto il concorso di Scrittura Creativa "Il volo di Pindaro" 2011-12 ... la continuiamo con l'articolo scritto da Caterina Primativo (3 H), Che ha Vinto Il Primo Premio di "Studente Reporter" 2013 Progetto Repubblic @ scuola e con i Tanti bei racconti Scritti da solista per il gusto di farlo ... e le tante fiabe inventate Dagli Alunni di Ieri, oggi e domani: Buona Lettura!
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ANNO SCOLASTICO 2012-13
Il regno di Nutellandia
Un piccolo regno di nome Nutellandia era il più conosciuto grazie al suo nome, e adesso vi spiegherò la sua storia. Era arrivata la primavera, gli uccellini cinguettavano e sugli alberi erano spuntati molti fiori colorati. Un piccolo regno attendeva con ansia le gare che ogni primavera si tenevano in onore del nome della città, per le quali si doveva preparare un dolce a base di Nutella che facesse spuntare il sorriso ad ogni persona che l’avesse assaggiato. Ma non era così semplice come sembrava, perché solo i più bravi maghi riuscivano in questa magia, ed inoltre, il dolce doveva essere anche il più buono di tutti. La particolarità era che non si potevano fare tentativi prima dell’inizio, quindi per chi partecipava era la prima volta. A quest’evento partecipavano quattro regni, e si svolgeva proprio in quello di Nutellandia, grande produttore di Nutella.
I partecipanti erano tutti simpatici e fra di loro non c’era un’aria di competizione, visto che si conoscevano già. Quell’anno, la pasticciera del regno si chiamava Lucia, e il mago era il marito, di nome Jimmy. Loro erano conosciuti da tutti, erano simpatici, buoni e generosi ed erano sempre disposti ad aiutare il prossimo.
Arrivato il giorno della gara, i due coniugi seppero che due fra i loro avversari erano le uniche persone antipatiche di una delle città rivali, e imbrogliavano sempre.
Il tempo passava, e il giorno della gara arrivò. Tutte le coppie erano molto tese, perché i vincitori e la loro città, avrebbero avuto il diritto di governare i regni perdenti. Per il regno di Nutellandia era un periodo di crisi, e conquistare nuovi territori sarebbe stata una grande vittoria.
Lucia e Jimmy uscirono di casa e andarono in un grosso parco dove stava per iniziare la gara, e portarono con loro sei barattoli di Nutella, perché si doveva fare una torta grande, visto che i giudici erano trenta.
Un loro amico, di nome Stuart, andò a vedere la gara e si accorse che gli avversari più temuti stavano imbrogliando, prendendo la torta vincitrice dell’anno precedente nascosta sotto il tavolo. Stuart avvisò i giudici, che squalificarono la coppia, e Lucia e Jimmy, essendo molto bravi, riuscirono a vincere la gara.
I giudici si accorsero che quella era stata la miglior torta che avessero mai assaggiato, e da quel momento quella torta, completamente cosparsa di Nutella, divenne il simbolo di Nutellandia . Infine, la nutella, questo meraviglioso ingrediente, venne definito miracoloso, perché faceva tornare il sorriso alle persone tristi.
Alessia Pinzarrone 2 I
L' ultim ora del gentil padrone.
Nell’ombra della stanza solo una cosa l’illumina,cioè qualcosa. Una giovane donna sui diciotto anni dal colore perlaceo e splendente svolazza sul soffitto. non appartiene al nostro mondo. E’ un fantasma. dopo un po’si avvicina ad un uomo,steso sul letto,il colore biancastro indica che gli resta poco tempo. ad un certo punto,l’uomo nota il fantasma,così dice -Oh teresa,dolce teresa,sapevo che saresti venuta nell’ultim ora del gentil padrone!- il fantasma,allora,gli dice -Giacomo amato,sono venuta a prenderti,ma prima vorrei sapere tutto ciò che ti è capitato dalla morte mia ad oggi- da felice,il viso della donna si fece impaziente,allora,Leopardi fece un sospiro e disse -Teresa mia,ti ho dedicato una manciata di versi,li ho chiamati…-la donna lo interruppe e gli disse -A silvia,lo so,lo so,ma prego,continuate- Leopardi la guardò per un istante,poi il suo sguardo si spostò sulla finestra-Non ho fatto altro che comporre all’infinito,senza godermi il caro Ranieri e te,Teresa mia. Nonostante il talento donatemi dalla natura essa mi ha reso fragile, e mi ha convinto nella mia infelicità,nella mia solitudine. Non ho mai creduto in Dio,anche se sapevo fosse l’ultima scialuppa per la mia anima. Conosco il greco,il latino,eppure non sono ancora completo;ho lasciato Recanati varie volte,credevo che ciò mi avrebbe reso migliore,ma mi sbagliavo. Mi manca la mia famiglia matrigna,ed ora giacerò sempre qui,senza mai chiedergli scusa del mio vagabondar. Ho composto magnifiche poesie:Il sabato del villaggio,L’infinito,Il passero solitario…eppure i giovani delle prossime ere mi ricorderanno come un vecchio bacucco pessimista,ed io non ci potrò fare niente.-concluse -Giacomo caro,almeno di te si ricorderanno,ma di me? Mi ricorderanno come l’irragiungibile Teresa,oppure si dimenticheranno completamente!-disse Teresa .Non corrucciarti cara mia,ora fammene andare via da quest’orrendo,fragile corpo malato- appena Leopardi finì di dire questo Teresa gli prese la mano e tiro. L’anima di Leopardi si staccò dal corpo e prese forma di un bel ragazzo ventenne. I due passarono attraverso la finestra e si diressero alle falde del Vesuvio. Leopardi si fermò a raccogliere una Ginestra. La rigirò tra le dita e disse-Agli uomini,che un giorno potranno sconfiggere la matrigna natura!- e lanciò il fiore alle spalle. I due raggiunsero la cima del vesuvio e si tuffarono nella lava bollente.
Caterina Primativo 3 H
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Se chiudiamo gli occhi tutti possono diventare eroi del risorgimento : ecco l'unità d'Italia vista dagli alunni della 3 H
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SHOAH :
Gli alunni della classe 3H ricordano per... non dimenticare .mai !
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CONFLITTO ISRAELIANO-PALESTINESE
PALESTINA : CULLA DELLE RELIGIONI ,TOMBA DELLA PACE. GLI ALUNNI DELLA 3H PROTAGONISTI DELLE STORIE D'AMORE E DI GUERRA
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martinaurciuoli | |
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ANNO SCOLASTICO 2013-14
Il Principe Mago
C'era una volta ONU Giovane Principe chiamato Romeo, figlio di Un re. Egli amava Una Giovane schiava Che lavorava Alla Corte. Ella era bella, Semplice e gentile. AVEVA Capelli Molto Lunghi Occhi e mare colori azzurri. Il principe non La dimenticava mai, nell'era delle Nazioni Unite Ricordo,. ONU pensiero Molto speciale . Un giorno Ebbe l'idea di chiedere al padre se la Poteva lasciare libera . Il padre rispose di no Così il principe, infuriato per la risposta negativa del genitore , Inizio di litigare con lui fino a Nightlife notte fonda Sperando Prima O Poi Nella ONU SI! Ma il re infuriato per la lite avuta con il figlio lo Cacciò immediatamente dal Regno. Romeo, incredulo del Gesto del padre, prima di andarsene Prese La Spada Che Gli AVEVA regalato. Vagando per i boschi in cerca di Una casa e Una zuppa Calda, Il Principe s'imbattè in Un Grande Orco Dai denti gialli e Vestiti puzzolenti. Romeo Allora TIRO Fuori la SUA spada e ONU Inizio fronteggiarlo in Un Combattimento. Prima lo Feri annuncio Una spalla poi, Quando l'orco Cadde a terra, Diede Il Colpo Di Grazia pugnalandolo al torace. Una Volta liberatosi di QUESTO orribile Orco, vide Una casa:. dal cammino usciva ONU fumo promettente Allora Busso alla porta: Gli APRI UN Anziano signore molto gentile il Che, DOPO Aver ascoltato le parole del Principe, Gli FECE strada verso la camera da letto. Gli offrì poi Una bella zuppa Calda per riscaldarlo e Un po 'd'acqua per dissetarlo. Romeo Chiese Al Vecchio chi epoca e di Cosa faceva Venire mestiere. Era Merlino! Il Famoso mago di cui Tutti Gli Abitanti parlavano, Il Maestro delle Arti Magiche e l'inventore delle pozioni. Romeo Penso TRA sè e sè il Che era Stato Molto Fortunato e il Che se Avessé Fatto Una pozione per prima Cosa sarebbe Ritornato al Regno e avrebbe potuto Avere TRA le Sue braccia la bella Elisa, la schiava di cui era innamorato. Era Molto felice fino a Nightlife QUANDO Il Vecchio Gli Disse il Che non Poteva Tariffa Più incantesimi ne 'pozioni , perchè ONU Altro Mago Più Potente di lui Gli AVEVA rubato i Poteri. Romeo, deluso DOPO la brutta notizia, Il Giorno seguente Decise di Andare Dal Mago malvagio Una Recuperare la la I Poteri di Merlino. Chiese Al Vecchio Colomba Poteva trovare Il Mago Cattivo, Anubi, e lui Gli rispose il Che risiedeva a Una vecchia casa molto bella Che lui usava Venire mal dell'esca per i viandanti. locations Chiese con Quale arma Poteva sconfiggerlo ndr Gli Gli rispose, scuotendo la testa, il Che non ve n'era . alcuna perchè solista il Potere di ONU mago riesce a sconfiggere i Poteri di Nazioni Unite Altro mago Allora Romeo Chiese ONU Merlino sé Gli Poteva Insegnare QUALCHE magia e lui rispose: "SI non Impara la magia, SI ha la magia". Allora il principe Molto confuso Parti Dalla Casa del Mago Merlino Fino ad Arrivare Alla Casa Colomba viveva Anubis. Egli Entro e Subito fu lanciato Contro ONU muro ad Alta Velocità. Poi vide Un uomo incappucciato con ONU bastone da cui uscivano incantesimi. Allora Romeo Chiese prima con gentilezza se Poteva restituire i Poteri Al Mago Merlino ma non ottenne risposta, poi con le Cattive puntando la spada al collo. Ma. Anubis con poche parole lo FECE Alzare da terra e Gli SUA Prese la spada. Allora Il Mago Inizio a lanciare incantesimi Contro Il Principe: pronunciava Semplici Parole e Dalla SUA mano uscivano incantesimi di Tutti I Colori. Romeo Penso alle parole pronunciate da Merlino e CAPI Che la magia non era ALTRO CHE la fantasia degli Uomini. Così Penso e PENSO QUANDO Pinna non riusci a scagliare Contro Il Mago Anubi ONU terribile incantesimo Che lo uccise. Così riprese la spada e riporto i Poteri di Merlino. QUANDO RITORNO Nel Suo Regno, Tutti riconobbero il ragazzo e lo portarono dal re. Il padre rincontrò Il figlio e il Che Tutti Gli Racconto Nel Regno sapevano dell'accaduto . e lo consideravano Un eroe Da Quel Giorno Il padre cedette il posto al figlio nominandolo "Principe Mago Del Regno". Tutti Così Furono Salvi:. Merlino AVEVA riacquistato i Suoi Poteri ed Elisa epoca Finalmente libera Dalla schiavitù Alla multa I Due Giovani SI sposarono e vissero felici e contenti Tutti.
Luca Panealbo 1 H
C'era una volta ONU Giovane Principe chiamato Romeo, figlio di Un re. Egli amava Una Giovane schiava Che lavorava Alla Corte. Ella era bella, Semplice e gentile. AVEVA Capelli Molto Lunghi Occhi e mare colori azzurri. Il principe non La dimenticava mai, nell'era delle Nazioni Unite Ricordo,. ONU pensiero Molto speciale . Un giorno Ebbe l'idea di chiedere al padre se la Poteva lasciare libera . Il padre rispose di no Così il principe, infuriato per la risposta negativa del genitore , Inizio di litigare con lui fino a Nightlife notte fonda Sperando Prima O Poi Nella ONU SI! Ma il re infuriato per la lite avuta con il figlio lo Cacciò immediatamente dal Regno. Romeo, incredulo del Gesto del padre, prima di andarsene Prese La Spada Che Gli AVEVA regalato. Vagando per i boschi in cerca di Una casa e Una zuppa Calda, Il Principe s'imbattè in Un Grande Orco Dai denti gialli e Vestiti puzzolenti. Romeo Allora TIRO Fuori la SUA spada e ONU Inizio fronteggiarlo in Un Combattimento. Prima lo Feri annuncio Una spalla poi, Quando l'orco Cadde a terra, Diede Il Colpo Di Grazia pugnalandolo al torace. Una Volta liberatosi di QUESTO orribile Orco, vide Una casa:. dal cammino usciva ONU fumo promettente Allora Busso alla porta: Gli APRI UN Anziano signore molto gentile il Che, DOPO Aver ascoltato le parole del Principe, Gli FECE strada verso la camera da letto. Gli offrì poi Una bella zuppa Calda per riscaldarlo e Un po 'd'acqua per dissetarlo. Romeo Chiese Al Vecchio chi epoca e di Cosa faceva Venire mestiere. Era Merlino! Il Famoso mago di cui Tutti Gli Abitanti parlavano, Il Maestro delle Arti Magiche e l'inventore delle pozioni. Romeo Penso TRA sè e sè il Che era Stato Molto Fortunato e il Che se Avessé Fatto Una pozione per prima Cosa sarebbe Ritornato al Regno e avrebbe potuto Avere TRA le Sue braccia la bella Elisa, la schiava di cui era innamorato. Era Molto felice fino a Nightlife QUANDO Il Vecchio Gli Disse il Che non Poteva Tariffa Più incantesimi ne 'pozioni , perchè ONU Altro Mago Più Potente di lui Gli AVEVA rubato i Poteri. Romeo, deluso DOPO la brutta notizia, Il Giorno seguente Decise di Andare Dal Mago malvagio Una Recuperare la la I Poteri di Merlino. Chiese Al Vecchio Colomba Poteva trovare Il Mago Cattivo, Anubi, e lui Gli rispose il Che risiedeva a Una vecchia casa molto bella Che lui usava Venire mal dell'esca per i viandanti. locations Chiese con Quale arma Poteva sconfiggerlo ndr Gli Gli rispose, scuotendo la testa, il Che non ve n'era . alcuna perchè solista il Potere di ONU mago riesce a sconfiggere i Poteri di Nazioni Unite Altro mago Allora Romeo Chiese ONU Merlino sé Gli Poteva Insegnare QUALCHE magia e lui rispose: "SI non Impara la magia, SI ha la magia". Allora il principe Molto confuso Parti Dalla Casa del Mago Merlino Fino ad Arrivare Alla Casa Colomba viveva Anubis. Egli Entro e Subito fu lanciato Contro ONU muro ad Alta Velocità. Poi vide Un uomo incappucciato con ONU bastone da cui uscivano incantesimi. Allora Romeo Chiese prima con gentilezza se Poteva restituire i Poteri Al Mago Merlino ma non ottenne risposta, poi con le Cattive puntando la spada al collo. Ma. Anubis con poche parole lo FECE Alzare da terra e Gli SUA Prese la spada. Allora Il Mago Inizio a lanciare incantesimi Contro Il Principe: pronunciava Semplici Parole e Dalla SUA mano uscivano incantesimi di Tutti I Colori. Romeo Penso alle parole pronunciate da Merlino e CAPI Che la magia non era ALTRO CHE la fantasia degli Uomini. Così Penso e PENSO QUANDO Pinna non riusci a scagliare Contro Il Mago Anubi ONU terribile incantesimo Che lo uccise. Così riprese la spada e riporto i Poteri di Merlino. QUANDO RITORNO Nel Suo Regno, Tutti riconobbero il ragazzo e lo portarono dal re. Il padre rincontrò Il figlio e il Che Tutti Gli Racconto Nel Regno sapevano dell'accaduto . e lo consideravano Un eroe Da Quel Giorno Il padre cedette il posto al figlio nominandolo "Principe Mago Del Regno". Tutti Così Furono Salvi:. Merlino AVEVA riacquistato i Suoi Poteri ed Elisa epoca Finalmente libera Dalla schiavitù Alla multa I Due Giovani SI sposarono e vissero felici e contenti Tutti.
Luca Panealbo 1 H
Tony , tim e il magoMolto tempo fa c'erano due bambini che vivevano in una casa in montagna con i loro genitori ed erano molto felici.
I due bambini di nome Tony e Tim decisero di andare a raccogliere more e altri frutti nel bosco vicino. Però ad un tratto persero ogni tracce per ritornare a casa e si fece buio. Incontrarono un mago buffo e divertente che li avrebbe aiutati a ritornare a casa, però ad una condizione, una volta tornati a casa i genitori gli avrebbero dovuto preparare un buon pranzo e con le more raccolte una crostata.
Durante il tragitto incontrarono una vecchietta vestita di stracci, che chiese il loro aiuto perchè si era persa. I tre le dissero di seguirli che l'avrebbero portata a casa offrendogli un buon pranzo. Ma in realtà la vecchietta era una strega cattiva che voleva rubare la bacchetta magica al mago. Così offrì ai tre una bevanda che li avrebbe addormentati.
Si ritrovarono, una volta svegliati, in una grotta al freddo ed al buio senza via di uscita e senza la bacchetta del mago. Quest’ultimo era molto triste ma i due ragazzi non si scoraggiarono; in lontananza videro una luce che brillava e così si avvicinarono per vedere che cosa fosse: era uno scettro che li avrebbe aiutati a raggiungere la casa di Tony e Tim.
Una volta giunti a casa videro la strega che aveva imprigionato i loro genitori mentre si era addormentata su una sedia a dondolo e ,per vendicarsi ,la rinchiusero in una gabbia gigante così il mago, la madre ed il padre poterono mangiare la crostata fatta con le more raccolte e con la bacchetta magica trasformarono la strega in un uccello che visse rinchiuso nella gabbia.
Roberta Autiero 1 H
I due bambini di nome Tony e Tim decisero di andare a raccogliere more e altri frutti nel bosco vicino. Però ad un tratto persero ogni tracce per ritornare a casa e si fece buio. Incontrarono un mago buffo e divertente che li avrebbe aiutati a ritornare a casa, però ad una condizione, una volta tornati a casa i genitori gli avrebbero dovuto preparare un buon pranzo e con le more raccolte una crostata.
Durante il tragitto incontrarono una vecchietta vestita di stracci, che chiese il loro aiuto perchè si era persa. I tre le dissero di seguirli che l'avrebbero portata a casa offrendogli un buon pranzo. Ma in realtà la vecchietta era una strega cattiva che voleva rubare la bacchetta magica al mago. Così offrì ai tre una bevanda che li avrebbe addormentati.
Si ritrovarono, una volta svegliati, in una grotta al freddo ed al buio senza via di uscita e senza la bacchetta del mago. Quest’ultimo era molto triste ma i due ragazzi non si scoraggiarono; in lontananza videro una luce che brillava e così si avvicinarono per vedere che cosa fosse: era uno scettro che li avrebbe aiutati a raggiungere la casa di Tony e Tim.
Una volta giunti a casa videro la strega che aveva imprigionato i loro genitori mentre si era addormentata su una sedia a dondolo e ,per vendicarsi ,la rinchiusero in una gabbia gigante così il mago, la madre ed il padre poterono mangiare la crostata fatta con le more raccolte e con la bacchetta magica trasformarono la strega in un uccello che visse rinchiuso nella gabbia.
Roberta Autiero 1 H
C'era una volta ...
C 'era Una Volta ONU castello di ghiaccio Governato da Una Regina Molto avida e malvagia di nomo Milavì Che Teneva Rinchiusa Nella Torre Più Alta de Castello Una bellissima principessa di nomo Sara. Si diceva Un Paese il Che La Regina Teneva Rinchiusa Nella Torre La ragazza più bella del Regno.
Il popolo incuriosito del Parlare Tra I Cittadini della Famosa ragazza, Rinchiusa Nella torre, mandarono ONU Giovane Cavaliere di nomo William ONU salvarla e cercare di liberarla Dalle grinfie di Milavì.
Scoperto Il Modo per raggiungere la torre, lo Misero in Atto e per UN pelo non riuscirono a SALVARE Sara.
Melavi Teneva Rinchiusa Sara Perchè era invidiosa della SUA Bellezza percio Volle CREARE UN siero di benessere Unendo La Bellezza della ragazza e la Rosa Rossa per rendersi spendente e Maestosa Uno Gli Occhi di Tutti.
MENTRE La Regina Melavi preparava il siero William SI arrampico sula Torre e APPENA vide la fanciulla in Tutto il Suo Splendore se ne innamorò follemente e in poco tempo senza farsi Scoprire uscirono dal castello e arrivarono a Paese tuffo Sara fu accolta calorosamente da Tutto Il Popolo, il Che l'Aiuto a sconfiggere la regina Melavi ea liberare il Che Il Regno, DOPO QUESTO Fatto, la proclamò Nuova Regina Del Paese abitante del castello di ghiaccio.
La Regina Sara e Il Cavaliere William SI sposarono e vissero Felici e contenti Tutti.
FINE
Benedetta Marra 1 H
C 'era Una Volta ONU castello di ghiaccio Governato da Una Regina Molto avida e malvagia di nomo Milavì Che Teneva Rinchiusa Nella Torre Più Alta de Castello Una bellissima principessa di nomo Sara. Si diceva Un Paese il Che La Regina Teneva Rinchiusa Nella Torre La ragazza più bella del Regno.
Il popolo incuriosito del Parlare Tra I Cittadini della Famosa ragazza, Rinchiusa Nella torre, mandarono ONU Giovane Cavaliere di nomo William ONU salvarla e cercare di liberarla Dalle grinfie di Milavì.
Scoperto Il Modo per raggiungere la torre, lo Misero in Atto e per UN pelo non riuscirono a SALVARE Sara.
Melavi Teneva Rinchiusa Sara Perchè era invidiosa della SUA Bellezza percio Volle CREARE UN siero di benessere Unendo La Bellezza della ragazza e la Rosa Rossa per rendersi spendente e Maestosa Uno Gli Occhi di Tutti.
MENTRE La Regina Melavi preparava il siero William SI arrampico sula Torre e APPENA vide la fanciulla in Tutto il Suo Splendore se ne innamorò follemente e in poco tempo senza farsi Scoprire uscirono dal castello e arrivarono a Paese tuffo Sara fu accolta calorosamente da Tutto Il Popolo, il Che l'Aiuto a sconfiggere la regina Melavi ea liberare il Che Il Regno, DOPO QUESTO Fatto, la proclamò Nuova Regina Del Paese abitante del castello di ghiaccio.
La Regina Sara e Il Cavaliere William SI sposarono e vissero Felici e contenti Tutti.
FINE
Benedetta Marra 1 H
Paradiso e inferno Dopo una vita lunga e coraggiosa, un valoroso samurai giunse nell'aldila' e fu poi destinato al paradiso.
Poiche' era molto curioso chiese ad un angelo di dare un'occhiata prima all'inferno e fu presto accontentato.
Fu portato in un enorme salone dove su un tavolo centrale c'erano delle succulente pietanze ma i commensali erano tutti pallidi e scheletrici perche' per mangiare era molto difficile in quanto bisognava impugnare alle estremita' le posate lunghe un metro. Era una punizione terribile, penso' il samurai e chiese di andare subito in paradiso. La sorpresa fu che il paradiso era identico all'inferno!
C'era un enorme salone con un tavolo al centro addobbato con tante pietanze ed i commensali muniti di posate lunghe piu' di un metro che non riuscivano a portarsi il cibo alla bocca.
L'unica differenza rispetto all'inferno era che qui la gente era allegra e sprizzava gioia da tutti i pori.
Il samurai chiese all'angelo come mai qui fossero felici e contenti e l'angelo rispose perche' all'inferno ognuno tentava di portarsi il cibo alle proprie bocche, come avevano sempre fatto durante la loro vita mentre in paradiso ognuno dei commensali aiutava ad imboccare il vicino .
"Paradiso ed inferno sono oggi nelle tue mani" disse l'angelo al samurai.
Silvia Lombi 1 H
Poiche' era molto curioso chiese ad un angelo di dare un'occhiata prima all'inferno e fu presto accontentato.
Fu portato in un enorme salone dove su un tavolo centrale c'erano delle succulente pietanze ma i commensali erano tutti pallidi e scheletrici perche' per mangiare era molto difficile in quanto bisognava impugnare alle estremita' le posate lunghe un metro. Era una punizione terribile, penso' il samurai e chiese di andare subito in paradiso. La sorpresa fu che il paradiso era identico all'inferno!
C'era un enorme salone con un tavolo al centro addobbato con tante pietanze ed i commensali muniti di posate lunghe piu' di un metro che non riuscivano a portarsi il cibo alla bocca.
L'unica differenza rispetto all'inferno era che qui la gente era allegra e sprizzava gioia da tutti i pori.
Il samurai chiese all'angelo come mai qui fossero felici e contenti e l'angelo rispose perche' all'inferno ognuno tentava di portarsi il cibo alle proprie bocche, come avevano sempre fatto durante la loro vita mentre in paradiso ognuno dei commensali aiutava ad imboccare il vicino .
"Paradiso ed inferno sono oggi nelle tue mani" disse l'angelo al samurai.
Silvia Lombi 1 H
La principessa coraggiosa
In un regno lontano viveva una principessa, bella e coraggiosa.La principessa era molto scontenta della vita monotona che scorreva lenta e noiosa. Un giorno, la madre le raccontò di un principe che era stato catturato da un drago e viveva prigioniero in un castello.
Egli poteva tornare libero solo se qualcuno uccideva il drago. La principessa, impressionata da questa storia, decise di aiutare il principe e di nascosto scappò per andare a salvarlo.
Durante il viaggio incontrò un mago, il quale le regalo una spada magica che le avrebbe permesso di superare tutti gli ostacoli e di sconfiggere il drago.
La principessa incontrò tanti pericoli, attraversò mari, montagne e foreste piene di animali feroci, ma superò tutti gli ostacoli e giunse nel regno dove il drago teneva prigioniero il principe.
Arrivata al castello si scontrò subito con il drago e aiutata dalla spada magica lo uccise.
La principessa liberò il principe che si innamorò subito di lei e le chiese di sposarlo.I due giovani organizzarono un matrimonio sontuoso e ricco, vissero una vita piena di cose belle.
Fabrizio Starace 1 H
In un regno lontano viveva una principessa, bella e coraggiosa.La principessa era molto scontenta della vita monotona che scorreva lenta e noiosa. Un giorno, la madre le raccontò di un principe che era stato catturato da un drago e viveva prigioniero in un castello.
Egli poteva tornare libero solo se qualcuno uccideva il drago. La principessa, impressionata da questa storia, decise di aiutare il principe e di nascosto scappò per andare a salvarlo.
Durante il viaggio incontrò un mago, il quale le regalo una spada magica che le avrebbe permesso di superare tutti gli ostacoli e di sconfiggere il drago.
La principessa incontrò tanti pericoli, attraversò mari, montagne e foreste piene di animali feroci, ma superò tutti gli ostacoli e giunse nel regno dove il drago teneva prigioniero il principe.
Arrivata al castello si scontrò subito con il drago e aiutata dalla spada magica lo uccise.
La principessa liberò il principe che si innamorò subito di lei e le chiese di sposarlo.I due giovani organizzarono un matrimonio sontuoso e ricco, vissero una vita piena di cose belle.
Fabrizio Starace 1 H
Un principe, una fanciulla e un fiume
Tanto tempo fa ,vicino a un lago in una casa di bambù viveva una dolcissima ragazza e la sua famiglia.Si chiamava Marianne.
Marianne amava leggere ,e grazie alla lettura era ormai intelligentissima e conosceva ogni singolo dettaglio di ogni argomento. Un giorno purtroppo la madre di Marianne si ammalò ,la malattia era abbastanza grave e la famiglia non era in grado di pagare le spese mediche ,alla ragazza però venne un idea.
Il giorno dopo Marianne si incamminò verso per il castello del principe di Spagna.
Il suo piano era di travestirsi da uomo e di far notare al principe la sua bravura in molte discipline.
Una volta giunta al castello andò dal principe e disse lui:- oh grande re mi perdoni per la mia insolenza ma desidero poter fare un lavoro per voi o suprema altezza-
Lui annuì e le disse:-domani verrò a chiamarla lei intanto si accomodi nella sua stanza la cameriera l'accompagnerà-
Andata via il re iniziò a pensare al viso di quel giovane tanto accomodante ,in quel volto c'era un qualcosa di femminile e spettacolare.
La mattina seguente Marianne travestita da uomo si alzò di buon ora ,stranamente il re l'attendeva fuori dalla sua stanza ,infatti appena lei ne uscì il principe sospirando le disse:-mi aspettavo da lei...un giovane così attendibile...un orario così mattiniero.Se proprio desidera aiutarmi oggi lei raccoglierà gli ortaggi nell'orto mi raccomando mi aspetto un buon lavoro!
Lei ubbidiente corse fuori e iniziò a raccogliere gli ortaggi poi però il principe si insospettì guardando il modo accurato e delicato del Fanciullo di prendere quei frutti della terra così tanto maturi.
La futura moglie del principe , Penelope , era anche lei insospettita nei riguardi di quel giovane così accomodante ... dopo un accurata riflessione capì il tranello e decise di ostacolare "la bella fanciulla".
Il giorno dopo venne dato al giovane il compito di stendere il bucato al sole.
Le lenzuola da esporre alla luce erano più di 100 ma Marianne muta come un pesce si mise di buona lena ma quando terminò le prese la stanchezza e si addormentò vicino al pozzo .
Una volta risvegliata le lenzuola erano tutte a terra ma era troppo tardi per rifare il bucato.
Così andò dal principe e spiegò lui la situazione ...lui non fu molto accomodante infatti le disse con tono sgarbato:- vuol dire che non le affiderò mai più un compito così ... E dato che non si sa organizzare domani verrà con me al fiume forse è più bravo nelle cose in cui c'è meno da pensare.Nonostante lui non l'avesse trattata con molto garbo lei trovò qualcosa di speciale e unico in lui ...stava iniziando a provare qualcosa.
La giornata successiva al fiume il principe passeggiava con aria pensierosa quando ad un tratto gli venne un idea.
Improvvisamente infatti il principe finse di inciampare su una roccia e cadde (volontariamente ) nel fiume.
Lei senza pensarci due volte si buttò in acqua e lo salvò . Nel buttarsi le cadde il cappello e come già immaginava il principe il mistero venne svelato.
Appena tornati al castello il principe chiese la mano di Marianne che immediatamente accettò.
La dolce ragazza andò a vivere nel castello con la sua famiglia e riuscì finalmente a pagare le spese mediche , infatti pochi mesi dopo la madre della fanciulla stava di nuovo bene e ...vissero tutti felici e contenti!
Alessia del Core 1 H
Tanto tempo fa ,vicino a un lago in una casa di bambù viveva una dolcissima ragazza e la sua famiglia.Si chiamava Marianne.
Marianne amava leggere ,e grazie alla lettura era ormai intelligentissima e conosceva ogni singolo dettaglio di ogni argomento. Un giorno purtroppo la madre di Marianne si ammalò ,la malattia era abbastanza grave e la famiglia non era in grado di pagare le spese mediche ,alla ragazza però venne un idea.
Il giorno dopo Marianne si incamminò verso per il castello del principe di Spagna.
Il suo piano era di travestirsi da uomo e di far notare al principe la sua bravura in molte discipline.
Una volta giunta al castello andò dal principe e disse lui:- oh grande re mi perdoni per la mia insolenza ma desidero poter fare un lavoro per voi o suprema altezza-
Lui annuì e le disse:-domani verrò a chiamarla lei intanto si accomodi nella sua stanza la cameriera l'accompagnerà-
Andata via il re iniziò a pensare al viso di quel giovane tanto accomodante ,in quel volto c'era un qualcosa di femminile e spettacolare.
La mattina seguente Marianne travestita da uomo si alzò di buon ora ,stranamente il re l'attendeva fuori dalla sua stanza ,infatti appena lei ne uscì il principe sospirando le disse:-mi aspettavo da lei...un giovane così attendibile...un orario così mattiniero.Se proprio desidera aiutarmi oggi lei raccoglierà gli ortaggi nell'orto mi raccomando mi aspetto un buon lavoro!
Lei ubbidiente corse fuori e iniziò a raccogliere gli ortaggi poi però il principe si insospettì guardando il modo accurato e delicato del Fanciullo di prendere quei frutti della terra così tanto maturi.
La futura moglie del principe , Penelope , era anche lei insospettita nei riguardi di quel giovane così accomodante ... dopo un accurata riflessione capì il tranello e decise di ostacolare "la bella fanciulla".
Il giorno dopo venne dato al giovane il compito di stendere il bucato al sole.
Le lenzuola da esporre alla luce erano più di 100 ma Marianne muta come un pesce si mise di buona lena ma quando terminò le prese la stanchezza e si addormentò vicino al pozzo .
Una volta risvegliata le lenzuola erano tutte a terra ma era troppo tardi per rifare il bucato.
Così andò dal principe e spiegò lui la situazione ...lui non fu molto accomodante infatti le disse con tono sgarbato:- vuol dire che non le affiderò mai più un compito così ... E dato che non si sa organizzare domani verrà con me al fiume forse è più bravo nelle cose in cui c'è meno da pensare.Nonostante lui non l'avesse trattata con molto garbo lei trovò qualcosa di speciale e unico in lui ...stava iniziando a provare qualcosa.
La giornata successiva al fiume il principe passeggiava con aria pensierosa quando ad un tratto gli venne un idea.
Improvvisamente infatti il principe finse di inciampare su una roccia e cadde (volontariamente ) nel fiume.
Lei senza pensarci due volte si buttò in acqua e lo salvò . Nel buttarsi le cadde il cappello e come già immaginava il principe il mistero venne svelato.
Appena tornati al castello il principe chiese la mano di Marianne che immediatamente accettò.
La dolce ragazza andò a vivere nel castello con la sua famiglia e riuscì finalmente a pagare le spese mediche , infatti pochi mesi dopo la madre della fanciulla stava di nuovo bene e ...vissero tutti felici e contenti!
Alessia del Core 1 H
La principessa guerriera
C'era una volta una principessa che abitava in un castello e adorava essere libera, non voleva mai indossare i soliti vestiti con scarpette con il tacco ma purtroppo era nata da un re e una regina che per lo più governavano il paese e ci tenevano molto all'apparenza.Un giorno il mercato vendeva dei vestiti adatti al suo stile cioè avventuroso ,appena ci andò scelse il vestito più comodo e non se ne importava se era brutto,ma quel vestito aveva una pozione magica del coraggio per affrontare il più grande drago della foresta,lei accettò il sacrificio.Si mise in cammino per andare nella foresta,arrivò dopo un' ora e stanca riposò.A un certo punto si svegliò di soprassalto,sentì dei rumori e grida,era pronta per andare a combattere,appena vide che cosa stava succedendo,ecco il drago che divorava le persone sputando fuoco.Subito con la sua armatura e la sua spada cercò di ucciderlo ma il drago la ferì al torace.Una luce illuminò tutto,era arrivata una guerriera famosa,diceva la legenda che anche se sfiorava un solo dito riusciva a uccidere qualcuno,ovviamente con una mossa segreta speciale.Appena guarì la ferita le due incominciarono a combattere e a combattere fino a che il mostro aveva esaurito le sue forze e morì.Le due guerriere erano molto felici perchè avevano combattuto contro il grande drago della foresta che distruggeva il paese,la principessa invitò la guerriera nel suo castello.Alla fine la guerriera costruì una casa vicino al castello della principessa,le due negli anni crebbero insieme diventando sempre più amiche
Silvia Lombi 1 H
C'era una volta una principessa che abitava in un castello e adorava essere libera, non voleva mai indossare i soliti vestiti con scarpette con il tacco ma purtroppo era nata da un re e una regina che per lo più governavano il paese e ci tenevano molto all'apparenza.Un giorno il mercato vendeva dei vestiti adatti al suo stile cioè avventuroso ,appena ci andò scelse il vestito più comodo e non se ne importava se era brutto,ma quel vestito aveva una pozione magica del coraggio per affrontare il più grande drago della foresta,lei accettò il sacrificio.Si mise in cammino per andare nella foresta,arrivò dopo un' ora e stanca riposò.A un certo punto si svegliò di soprassalto,sentì dei rumori e grida,era pronta per andare a combattere,appena vide che cosa stava succedendo,ecco il drago che divorava le persone sputando fuoco.Subito con la sua armatura e la sua spada cercò di ucciderlo ma il drago la ferì al torace.Una luce illuminò tutto,era arrivata una guerriera famosa,diceva la legenda che anche se sfiorava un solo dito riusciva a uccidere qualcuno,ovviamente con una mossa segreta speciale.Appena guarì la ferita le due incominciarono a combattere e a combattere fino a che il mostro aveva esaurito le sue forze e morì.Le due guerriere erano molto felici perchè avevano combattuto contro il grande drago della foresta che distruggeva il paese,la principessa invitò la guerriera nel suo castello.Alla fine la guerriera costruì una casa vicino al castello della principessa,le due negli anni crebbero insieme diventando sempre più amiche
Silvia Lombi 1 H
Tex l'avventuriero
C' era una volta, in un piccolo paese del Texas, il giovane Tex amante delle avventure e famoso tra i banditi per le sue rapine vittoriose alle banche di tutto il mondo. Viveva in una capanna angusta al centro del deserto e nussuno osava avvicinarsi. Tex vestiva sempre con jeans blu e una camicia gialla; portava con sè un capello da cowboy e alla vita una cinture ricoperta da taschini contenenti munizioni per il suo fucile. Un giorno i cittadini preoccupati della presenza in città di Tex, chiamarono in loro aiuto il principe Josh.
Tex fu avvertito dell' arrivo di josh e si diresse alla stazione dei treni del Texsas dove trovò il suo nemico armato di sola spada. I due si guardarono negli occhi. Passò qualche secondo e i due ancora si guardavano negli occhi . IL primo che interruppe il silenzio fu il cavaliere che sfoderò la spada. Josh iniziò a correre verso Tex che estrasse il suo fucile e sparò il principe. Quando il colpo stava per colpire il corpo del principe,comparve improvvisamente un mago che respinse il colpo. Improvvisamente il mago e Josh scomparvero. Tex si sentì umiliato: nessuno lo aveva mai sconfitto prima d' ora ;così giurò di andare a cercarli ovunque si trovassero per vendicarsi.
Tex iniziò a cercare alle rive del fiume Pecos, dove non trovò ne' il mago ne' Josh, ma una vecchietta che chiedeva aiuto .Tex per la prima volta si sentì buono e la invitò a mangiare qualcosa. In cambio la vecchietta gli diede una boccetta e gli disse che doveva dirigersi al colle di Bang. Per arrivarci Tex ci impiegò una settimana ma quando arrivò trovò dei genitori che stavano picchiando il loro figlio per costringerlo a lavorare la terra. Tex dispiaciuto per quel bambino lo aiutò a zappare la terra. Il bambino fu felice dell'aiuto di Tex e gli diede un bastoncino di legno duro e disse che doveva raggiungere la Scozia.
Durante il viaggio incontrò strane persone malate che cercavano di raggiungere la Scozia in cerca di una cura. Tex trovò delle erbe e medicinali per darli ai passanti malati. Ma a Tex ,dopo aver offerto la cena all'anziana e i medicinali ai passanti malati, erano finiti i soldi. Nella sua capanna, in una notte profonda, fece uno strano sogno dove un santo lanciava un baule pieno di monete d'oro nella città d' Irlanda. Fortunatamente Tex trovò , proprio nel posto che aveva sognato, un baule pieno di soldi e gioielli preziosi. Girando il regno d' Irlanda, trovò una casa abbandonata, delle persone che si prendevano cura dei malati. Tex donò ai dottori tutti i soldi che aveva trovato. In cambio i dottori gli diedero un mantello e gli dissero che doveva recarsi sul monte di AzKaban, detto anche monte magico.
Sul monte trovò un enorme drago che sputava fuoco. Tex pensò di utilizzare gli oggetti che gli avevano regalato le persone
che aveva aiutato. Estrasse dalla tasca la boccetta che gli aveva dato la vecchietta e il fuoco del dragone si spense. Poi estrasse la bacchetta e il drago sparì e sventolando il mantello comparvero il mago e il principe Josh che si congratularono con Tex per le sue buone azioni compiute. Così il principe riuscì a sconfiggere il lato cattivo di Tex e vissero tutti felici e contenti aiutando sempre i bisognosi.
Pierferdinando Fiengo 1 H
C' era una volta, in un piccolo paese del Texas, il giovane Tex amante delle avventure e famoso tra i banditi per le sue rapine vittoriose alle banche di tutto il mondo. Viveva in una capanna angusta al centro del deserto e nussuno osava avvicinarsi. Tex vestiva sempre con jeans blu e una camicia gialla; portava con sè un capello da cowboy e alla vita una cinture ricoperta da taschini contenenti munizioni per il suo fucile. Un giorno i cittadini preoccupati della presenza in città di Tex, chiamarono in loro aiuto il principe Josh.
Tex fu avvertito dell' arrivo di josh e si diresse alla stazione dei treni del Texsas dove trovò il suo nemico armato di sola spada. I due si guardarono negli occhi. Passò qualche secondo e i due ancora si guardavano negli occhi . IL primo che interruppe il silenzio fu il cavaliere che sfoderò la spada. Josh iniziò a correre verso Tex che estrasse il suo fucile e sparò il principe. Quando il colpo stava per colpire il corpo del principe,comparve improvvisamente un mago che respinse il colpo. Improvvisamente il mago e Josh scomparvero. Tex si sentì umiliato: nessuno lo aveva mai sconfitto prima d' ora ;così giurò di andare a cercarli ovunque si trovassero per vendicarsi.
Tex iniziò a cercare alle rive del fiume Pecos, dove non trovò ne' il mago ne' Josh, ma una vecchietta che chiedeva aiuto .Tex per la prima volta si sentì buono e la invitò a mangiare qualcosa. In cambio la vecchietta gli diede una boccetta e gli disse che doveva dirigersi al colle di Bang. Per arrivarci Tex ci impiegò una settimana ma quando arrivò trovò dei genitori che stavano picchiando il loro figlio per costringerlo a lavorare la terra. Tex dispiaciuto per quel bambino lo aiutò a zappare la terra. Il bambino fu felice dell'aiuto di Tex e gli diede un bastoncino di legno duro e disse che doveva raggiungere la Scozia.
Durante il viaggio incontrò strane persone malate che cercavano di raggiungere la Scozia in cerca di una cura. Tex trovò delle erbe e medicinali per darli ai passanti malati. Ma a Tex ,dopo aver offerto la cena all'anziana e i medicinali ai passanti malati, erano finiti i soldi. Nella sua capanna, in una notte profonda, fece uno strano sogno dove un santo lanciava un baule pieno di monete d'oro nella città d' Irlanda. Fortunatamente Tex trovò , proprio nel posto che aveva sognato, un baule pieno di soldi e gioielli preziosi. Girando il regno d' Irlanda, trovò una casa abbandonata, delle persone che si prendevano cura dei malati. Tex donò ai dottori tutti i soldi che aveva trovato. In cambio i dottori gli diedero un mantello e gli dissero che doveva recarsi sul monte di AzKaban, detto anche monte magico.
Sul monte trovò un enorme drago che sputava fuoco. Tex pensò di utilizzare gli oggetti che gli avevano regalato le persone
che aveva aiutato. Estrasse dalla tasca la boccetta che gli aveva dato la vecchietta e il fuoco del dragone si spense. Poi estrasse la bacchetta e il drago sparì e sventolando il mantello comparvero il mago e il principe Josh che si congratularono con Tex per le sue buone azioni compiute. Così il principe riuscì a sconfiggere il lato cattivo di Tex e vissero tutti felici e contenti aiutando sempre i bisognosi.
Pierferdinando Fiengo 1 H
IL pastore amante degli animali
C'era una volta in un paesino un giovane pastore molto gentile e generoso. Diversamente dai suoi compagni(che praticavano il suo stesso lavoro), lui riusciva a parlare con i conigli e li considerava i suoi migliori amici. Suo nonno, morto, quando egli aveva appena 3 anni gli lasciò in eredità una pozione che versata sui conigli, questi riuscivano a comunicare con tutti. Un giorno il suo capo lo richiamò per un nonnulla, e lui molto offeso se ne andò insieme al suo coniglio preferito: Briciola. Oltre al cucciolo portò con sé la pozione di suo nonno. Arrivò la notte ma non trovò nessuna persona che lo ospitasse, allora dormì sotto ad un albero. Il giorno dopo vide un coniglio dietro ad un cespuglio che era ferito gli fece bere un po' della pozione magica. L'animale gli spiegò che un bracconiere cercava di catturarlo ma che era riuscito a scappare. Così decise di legare una rete a due corde attaccate a due alberi. Questa trappola funzionò e portarono il cacciatore alla polizia. Una fanciulla amante degli animali notò il suo gesto eroico, così si innamoro di lui e lo stesso successe al giovane pastore. Decisero di sposarsi, e anche se non erano tanto ricchi vivevano in una fattoria con molti animali, ed erano comunque felici e contenti.
Giulio Napolitano 1 H
C'era una volta in un paesino un giovane pastore molto gentile e generoso. Diversamente dai suoi compagni(che praticavano il suo stesso lavoro), lui riusciva a parlare con i conigli e li considerava i suoi migliori amici. Suo nonno, morto, quando egli aveva appena 3 anni gli lasciò in eredità una pozione che versata sui conigli, questi riuscivano a comunicare con tutti. Un giorno il suo capo lo richiamò per un nonnulla, e lui molto offeso se ne andò insieme al suo coniglio preferito: Briciola. Oltre al cucciolo portò con sé la pozione di suo nonno. Arrivò la notte ma non trovò nessuna persona che lo ospitasse, allora dormì sotto ad un albero. Il giorno dopo vide un coniglio dietro ad un cespuglio che era ferito gli fece bere un po' della pozione magica. L'animale gli spiegò che un bracconiere cercava di catturarlo ma che era riuscito a scappare. Così decise di legare una rete a due corde attaccate a due alberi. Questa trappola funzionò e portarono il cacciatore alla polizia. Una fanciulla amante degli animali notò il suo gesto eroico, così si innamoro di lui e lo stesso successe al giovane pastore. Decisero di sposarsi, e anche se non erano tanto ricchi vivevano in una fattoria con molti animali, ed erano comunque felici e contenti.
Giulio Napolitano 1 H
Una bella avventura
C'era una volta in un paesino una famiglia di contadini, che avevano un figlio di nome Jack. Un giorno il bambino andò nel bosco a raccogliere dei fiori, mentre era intento nella raccolta fu colpito dallo splendore di una farfalla e iniziò a seguirla. Dopo pochi minuti si trovò in mezzo ad altissimi cespugli e si accorse di essersi perso e si incamminò. Passato un pò di tempo si ritrovò vicino ad una caverna e dato che si era fatto buio vi entrò. Appena entrato vide un'ombra enorme allora si girò di scatto e si accorse che era un drago. Impaurito cercò di scappare ma il drago gli disse che era buono e che non voleva fargli del male. Passarono i giorni e Jack non tornava a casa e i genitori erano sempre più preoccupati, mentre il bimbo trascorreva fantastiche avventure.Un giorno arrivò nella grotta un mago potente, Ron che si finse loro amico, ma in realtà voleva ipnotizzare il drago, che era l' ultimo della sua specie e usarlo per controllare il regno.Sentendosi tradito dall' amicizia del drago Jack si allontanò dalla grotta e nel suo cammino incontrò Max, fratello del mago cattivo,al quale raccontò la sua amicizia tradita con l' arrivo di Ron. Sentendo quel nome Max gli raccontò il piano del fratello e consegnò al ragazzo uno specchio per poterlo sconfiggere.A quel punto il giovane tornò alla grotta e vide il mago che stava pronunciando l'incantesimo,mentre il drago stava dormendo.Allora Jack fece un salto e mise lo specchio d'avanti al drago e così l' incantesimo tornò al suo creatore ed esso venne intrappolato nello specchio.Alla fine il ragazzo ringraziò Max.Jack e il draghetto viaggiarono per giorni nel bosco cercando la via per tornare a casa e alla fine la trovarono e vissero tutti felici e contenti.
Alfonso Mazza 1 H
C'era una volta in un paesino una famiglia di contadini, che avevano un figlio di nome Jack. Un giorno il bambino andò nel bosco a raccogliere dei fiori, mentre era intento nella raccolta fu colpito dallo splendore di una farfalla e iniziò a seguirla. Dopo pochi minuti si trovò in mezzo ad altissimi cespugli e si accorse di essersi perso e si incamminò. Passato un pò di tempo si ritrovò vicino ad una caverna e dato che si era fatto buio vi entrò. Appena entrato vide un'ombra enorme allora si girò di scatto e si accorse che era un drago. Impaurito cercò di scappare ma il drago gli disse che era buono e che non voleva fargli del male. Passarono i giorni e Jack non tornava a casa e i genitori erano sempre più preoccupati, mentre il bimbo trascorreva fantastiche avventure.Un giorno arrivò nella grotta un mago potente, Ron che si finse loro amico, ma in realtà voleva ipnotizzare il drago, che era l' ultimo della sua specie e usarlo per controllare il regno.Sentendosi tradito dall' amicizia del drago Jack si allontanò dalla grotta e nel suo cammino incontrò Max, fratello del mago cattivo,al quale raccontò la sua amicizia tradita con l' arrivo di Ron. Sentendo quel nome Max gli raccontò il piano del fratello e consegnò al ragazzo uno specchio per poterlo sconfiggere.A quel punto il giovane tornò alla grotta e vide il mago che stava pronunciando l'incantesimo,mentre il drago stava dormendo.Allora Jack fece un salto e mise lo specchio d'avanti al drago e così l' incantesimo tornò al suo creatore ed esso venne intrappolato nello specchio.Alla fine il ragazzo ringraziò Max.Jack e il draghetto viaggiarono per giorni nel bosco cercando la via per tornare a casa e alla fine la trovarono e vissero tutti felici e contenti.
Alfonso Mazza 1 H
La scomparsa di Wendy ed Esau'C'erano una volta due bambini Wendy e Esaù . loro vivevano nelle alte montagne della catena del Cernico , il loro padre è il pastore più saggio del Cernico ,invece la madre è l'unica signora che lavorava .Un giorno i due bambini scomparvero ,la madre e il padre disperati decisero di incamminarsi per andare a cercare i due figli Wendy e Esaù . La madre e il padre si fermarono perchè si faceva sempre più buio ,ad un certo comparve un mago che disse che se volevano andare a prendere i due figli dovevano trovare l'eroe di nome Arnold che viveva nel posto più alto della catena del Montmorency dove dovevano superare: freddo;neve;ghiaccio . i due la mattina seguente si incamminarono verso la catena Montmorency .Arrivati dall'eroe ,questi diede loro uno scettro magico che poteva liberare i figli e diventare più forti per superare le prove di difficoltà nel cammino della lunga strada per arrivare da loro .Ad un certo punto,durante il lungo cammino trovarono un drago gigante che si doveva sconfiggere perchè era l'unico modo per liberare i figli . Grazie allo scettro i due riuscirono a superare il drago;poi ,facendosi anima e coraggio, si incamminarono nella lunga caverna che rinchiudeva i due bambini. Dopo un pò i due trovarono i figli . Il giorno seguente wendy, esaù e i loro genitori si incamminarono per ritornare a casa ;quando arrivarono tutto il paese fece un festa per il ritrovamento dei due bambini.E vissero felici e contenti.
Matteo Improta 1 H
Matteo Improta 1 H
La principessa Rebecca e Ninnola, la sua fatinaC'era una volta una principessa di nome Rebecca che viveva in un piccolo regno. Un giorno incontrò un principe che passava di lì per raggiungere la sua grande città. La principessa come lo vide, subito si innamorò del bel principe e lo seguì allontanandosi dal suo castello. Ad un tratto stanca si fermò sotto un albero col pensiero di non rivederlo mai più. All'improvviso apparve una fatina di nome Ninnola che le disse di poterla aiutare. Fece apparire un bellissimo cavallo bianco e la aiutò a salirci sopra . Dopo un lungo tragitto arrivarono nella grande e maestosa città. Il cavallo, ad un tratto cambiò direzione e condusse la principessa ad un ruscello per dissetarsi. All'improvviso un enorme drago ferì il povero cavallo assetato. La principessa spaventata si nascoste dietro un albero, quando ad un tratto arrivò il principe. Con la sua scintillante spada, dopo una lotta dura e spaventosa, per la grandezza e il fuoco che sputava il drago, il principe lo riuscì a sconfiggere. Con un sospiro di gioia abbracciò la principessa ancora spaventata e preoccupata per le sorti del cavallo di nome Sarno. Vedendolo soffrire, disperata iniziò a piangere quando ad un tratto apparve la piccola fata. Ninnola con la sua formula magica fece guarire il cavallo. Il principe di nome William, anche lui innamorato, chiese alla principessa di sposarlo. Rebecca felice accettò e vissero sempre felici e contenti!!!
Camilla Pullano 1 H
Camilla Pullano 1 H
La principessa GaiaC'era una volta, una principessa molto bella e generosa di nome Gaia che viveva in un grande castello con suo padre e i suoi servi perchè sua madre era morta ma le aveva lasciato una collana magica che avverava ogni suo desiderio.
Gaia non era mai uscita dal castello fino a quando non chiese al suo servo personale di portarla in paese a vedere come viveva il suo popolo e appena arrivò rimase scioccata perchè le strade erano tutte buio e si respirava un aria molto brutta.
Un abitante fermò la principessa e le disse che suo padre non li pagava più da mesi per il loro lavoro e quindi non avevano da mangiare; la principessa Gaia rimase sconvolta dal comportamento del padre così per scusarsi con i suoi sudditi organizzò una festa al castello per tutto il popolo dove offrì loro cibo in abbondanza e tanto divertimento. Alla fine della festa comparve all' improvviso anche il re che si scusò e promise di ridare loro tutto il dovuto.
Il giorno dopo prese la collana magica e espresse il desiderio che tutti i cittadini da quel giorno in poi vivessero in un contesto più felice e così fu ,il paese diventò pieno di colori e tutti i cittadini furono più felici.
Sara Robustelli
Gaia non era mai uscita dal castello fino a quando non chiese al suo servo personale di portarla in paese a vedere come viveva il suo popolo e appena arrivò rimase scioccata perchè le strade erano tutte buio e si respirava un aria molto brutta.
Un abitante fermò la principessa e le disse che suo padre non li pagava più da mesi per il loro lavoro e quindi non avevano da mangiare; la principessa Gaia rimase sconvolta dal comportamento del padre così per scusarsi con i suoi sudditi organizzò una festa al castello per tutto il popolo dove offrì loro cibo in abbondanza e tanto divertimento. Alla fine della festa comparve all' improvviso anche il re che si scusò e promise di ridare loro tutto il dovuto.
Il giorno dopo prese la collana magica e espresse il desiderio che tutti i cittadini da quel giorno in poi vivessero in un contesto più felice e così fu ,il paese diventò pieno di colori e tutti i cittadini furono più felici.
Sara Robustelli
Fiabe e company . . . . I racconti degli alunni di 1 I a.s.2012-13
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DA UN FIORE A...
Ai piedi di una montagna dalla cima aguzza e innevata, in un grande parco tra tanti fiori,ce n’era uno che desiderava girare il mondo.Il prato era bello ma non gli bastava.
Il tempo passò e il fiore diventò un castagno che poteva toccare con i suoi rami persino il cielo,poteva giocare con gli uccelli,le nuvole e gli aquiloni,ma anche così rimaneva sempre fermo e perciò era triste.Un giorno l’albero espresse un desideri:-Oh,grande sole, non m’importa quale sacrificio dovròaffrontare,ma ti prego,fa’ che io possa girare il mondo.
Il folletto del sole lo ascoltò e gli versò tra i rami dell’ albero la sua polvere dorata.
L’albero diventò forte e robusto e così dei taglialegna decisero di abbatterlo.
-Ne farò legno per mobili o legname per costruire case-Disse il primo taglialegna.
-Ne faremo legna da ardere per il camino e poi riscaldarci-Disse il secondo.
L’albero li sentì e disse:-NOO!Io voglio viaggiare,non morire nel fuoco o peggio stare immobile come un mobile,pensava l’albero terrorizzato.Ma pensò al suo desiderio e chiuse gli occhi…. sentiva i denti della sega che affondavano nel suo tronco e lo facevano tremare tutto.Poi fu portato nella cartiera dove tagliano i rami e le foglie,lo scorticarono,lo buttarono nell’ acqua,lo macinarono lo schiacciarono….l’albero,poverino,diventò bianco come un lenzuolo e pensò:-OH DIO,forse son morto e sono diventato un fantasma!Alla fine,delle grandi lame affilate lo tagliarono in tanti fogli che andarono a formare un libro bellissimo che gli diede l’immortalità.
Marchetti Cristina 1 I
Anche le streghe non sono più quelle di una volta !!!!
Care amiche streghe,
vi posso chiamare ancora così o siamo diventate troppo buone? Tutta questa nostra gentilezza mi fa sciogliere come il miele, ma un miele pieno di ragni velenosi. Attraverso questa lettera vorrei proprio trasmettervi un pò di quel buono e saporito veleno. Ricordo i meravigliosi tempi in cui le coppie si lasciavano per i nostri sortilegi, le torte della pasticceria diventavano di pietra e la gente tremava solo a vederci da lontano... QUELLO SI CHE ERA RISPETTO, non come adesso che tutti ci salutano con un sorriso di derisione. Torniamo a far tremare le mura delle case e a far seccare tutta la vegetazione del paese. Ricorre questa sera il centenario del nostro primo maleficio, ho già in mente come festeggiarlo, è tutto pronto: il pentolone con la zuppa di occhi di rana, zampe di gallina e di.. quel tocco in più che aggiungeremo insieme! Vi aspetto convinta che la cattiveria sia ancora in voi, CHE AMAREZZA SE NON VENISTE!!! E ricordatevi.. MALEFICHE SI NASCE !!!!
La vostra strega suprema ... Alessia Pinzarrone 1^ I
vi posso chiamare ancora così o siamo diventate troppo buone? Tutta questa nostra gentilezza mi fa sciogliere come il miele, ma un miele pieno di ragni velenosi. Attraverso questa lettera vorrei proprio trasmettervi un pò di quel buono e saporito veleno. Ricordo i meravigliosi tempi in cui le coppie si lasciavano per i nostri sortilegi, le torte della pasticceria diventavano di pietra e la gente tremava solo a vederci da lontano... QUELLO SI CHE ERA RISPETTO, non come adesso che tutti ci salutano con un sorriso di derisione. Torniamo a far tremare le mura delle case e a far seccare tutta la vegetazione del paese. Ricorre questa sera il centenario del nostro primo maleficio, ho già in mente come festeggiarlo, è tutto pronto: il pentolone con la zuppa di occhi di rana, zampe di gallina e di.. quel tocco in più che aggiungeremo insieme! Vi aspetto convinta che la cattiveria sia ancora in voi, CHE AMAREZZA SE NON VENISTE!!! E ricordatevi.. MALEFICHE SI NASCE !!!!
La vostra strega suprema ... Alessia Pinzarrone 1^ I
Guardiamo tutti lo stesso quadro, ma inventiamo tante storie diverse
Mario e il demone della notte
C’era un ragazzino di nome Mario, molto carino, aveva occhi neri e i suoi capelli erano anch’essi neri con un taglio in stile moicano. Una notte si svegliò perché sentì un rumore che lo turbò.
Vide il suo cane Argo ,un bastardino beige con la pancia bianca, scodinzolare molto vivacemente, come se volesse dire che aveva paura.
Lui sentì una cosa viscida sopra la testa, molto viscida. Era un demone della notte con la veste blu e il colore della pelle era bianca come una nuvola con un po’ di cielo attorno. Era una donna ed aveva dei poteri:
poteva fissare il nemico e incantarlo come una pera cotta e poi attaccarlo e ucciderlo. Molti erano già morti per la sua bellezza, d’ altronde aveva uno specchio su cui soffiava alzando un fumo verde che faceva innamorare chiunque.
Mario si avvicinò al demone e gli chiese chi fosse veramente. Lei non rispose.
Per incantarlo lo guardò innamorata ma Mario non lasciò ingannare, allora lei gli propose l’amore eterno.
Provò con lo specchio ma anche quel rimedio fallì. Il ragazzo aveva una cosa che lei non aveva l’onestà, l’ amicizia e soprattutto un cuore che ama il prossimo.
Lei si irritò e se ne andò per sempre diventando una stella, infatti aveva fatto una scommessa : se una persona non fosse riuscita a incantarsi lei sarebbe diventata una stella per non tornare più sulla Terra. Un bambino c’era riuscito, e da quel momento , il piccolo Mario si sentì un vero eroe.
Mario D’Aquino 1° I
IL MARE DEL DIO NETTUNO
C’era una volta, in Grecia, un mare che si chiamava Nettuno e non aveva la spiaggia ma alcune piante. Quel mare era la dimora del dio dei mari, appunto Nettuno.
Una notte il tempo era calmo e il mare, era un po’ agitato, ma limpido e, soprattutto azzurro cristallino e la luna, gialla e tonda come un pomodoro, le nuvole sfumate di un azzurro chiaro, celeste e blu scuro quasi viola.
La luna risplendeva sul mare così com’era, con il suo giallo splendente. Alcune onde, alte poco meno di un metro, iniziarono ad agitarsi, come se volessero annunciare l’arrivo del dio. Avevo paura di quelle onde perché credevo che Nettuno ce l’avesse con me o quanto meno avvertirmi di un pericolo, un pericolo misterioso perché non avevo nemici.
Il cielo si stava oscurando e allora capì che qualcosa o qualcuno mi voleva far male.
Poi un onda arrivò sui miei piedi e tornò bagnandomi tutto e sentì una voce “Tu, non devi avere paura, io sono tuo amico e, soprattutto amico dei Greci e della tua famiglia ”.
Io mi tranquillizzai e feci amicizia con lui e, tutte le notti andai lì, sulle rive di quel mare,per chiedere se, nella nazione, c’erano pericoli e tutte le volte quel mare fu con me benevolo perché mi predisse sempre il futuro facendomi diventare il re più amato e potente della Grecia.
Mario D’Aquino 1° I
Poseidone e il suo lago Lys
C’ era una volta un lago , chiamato Lys , che era molto diverso dagli altri , non aveva la spiaggia ma solo una grossa quantità ti piante . Il capo del lago era chiamato Poseidone , il re dei laghi . Una notte c ‘era un tempo ventoso , ma l’ acqua , stranamente non si mosse ., ma era calmo e di un azzurro cristallino , con una luna gialla e delle nuvole azzurro chiaro , quasi trasparenti .
Stava segnalando l ‘ arrivo di Poseidone . Dopo un po’ , arrivò un vecchietto con l’ intenzione di pescare del pesce . Mentre pescava il dio Poseidone disse al pescatore di allontanarsi perché il lago era suo e non si poteva pescare . Ma il pescatore , fece finta di non sentirlo e lo mandò a quel paese . Allora il dio , si arrabbiò e lo uccise con il suo potere , con una tromba d’aria . Così , da quel momento nella città di Atene , si sparse la voce del maledizione del lago di Lys .
RAFFAELE TRONCONE 1° I
Cordli il mostro della notte
C ‘era una volta un ragazzino di dodici anni di nome Matteo che aveva un cagnolino che gli era sempre stato vicino nei momenti di difficoltà.
Il padre di Matteo era molto severo e non mostrava alcun affetto per il figlio e dell’affetto che questi nutriva per Baddy, il suo cane.
Una notte Matteo scappò e Baddy lo seguì fino ad arrivare in una cantina in cui trovarono rifugio.
Finalmente riuscirono a prendere sonno, quando improvvisamente entrò Il mostro della notte che spaventò Baddy ,che subito si accorse della sua presenza.
Il mostro aveva il potere di entrare nei sogni e tormentare i poveri bambini che si svegliavano urlando. Il suo nome era Cordli ; vedendo che Matteo era molto sveglio e astuto gli propose un patto,impadronirsi dell’anima di Baddy in cambio della quale non avrebbe tormentato più nessun bambino.
Matteo ,con un piano astuto pensò di illudere Cordli per salvare, però,anche il suo cane.
Lo spettro gli chiese:
-Sei pronto per la morte del tuo cane!Matteo annuì ma appena Cordli stava per divorare Baddy,Matteo lo colpì ad un occhio e lo uccise.
Baddy e Matteo scapparono,tornarono a casa e Matteo raccontò al papà la terribile avventura;questi, quando seppe del pericolo che avevano affrontato ,capì quanto fosse importante per lui il suo figliolo e il suo fedele cane ,li abbracciò, chiese perdono e da allora vissero tutti felici e contenti.
Maria Chiara Benincasa
Flavia Cardillo 1 I
La creatura malefica.
C’era una volta un bambino di nome Antonio che viveva in una casa
piccola con i suoi genitori e sua sorella di nome Lexy .
Antonio andò nella sua stanza per giocare con il suo cane ma,
contemporaneamente ,entrò nella stanza una creatura molto strana che
aveva il potere di far uscire delle anime cattive dalla sua bocca che ,entrando nelle bocche delle persone che la creatura voleva, diventavano automaticamente cattive.
Questa creatura era stata chiamata dal re degli inferi ,Ade , per vendicarsi dei suoi amici che gli avevano ucciso i suoi zii
materni.
Ella propose al bambino di dargli moltissimi oggetti d’oro per
comprarsi una casa e vivere felici , ma in cambio voleva tutti i suoi
risparmi.
Però Antonio, poiché era solito fare incubi premonitori, sapeva che un
giorno sarebbe arrivata una creatura malefica come questa e
perciò aveva conservato un
barattolo che imprigionava le creatura cattive , la
risucchiò e la creatura rimase per sempre in quel barattolo che non aprirono mai
più.
Dopo molti anni una famiglia andò ad abitare nella casa dove c’era quel
barattolo stregato.
Una bambina lo aprì e da lì usci quella creatura
malefica.
La bambina e la creatura parlarono un po’ per conoscersi meglio e
diventare migliori amiche.
Passavano la maggior parte del tempo insieme e si dicevano ogni
segreto, uscivano insieme anche se le persone guardavano quella creatura
stranamente.
Guardavano film insieme e parlavano di
ragazzi.
Ma ad un certo punto la creatura svelò il suo più grande segreto:
quello di fare del male alle persone facendole
morire.
La bambina non ci poteva credere e così se ne scappò
via.
La creatura la rincorse e poi si fermarono tutte e
due e
fecero pace però la bambina , poiché non voleva che la creatura facesse
del male alle persone, la risucchiò nel
barattolo. Lo fece e la creatura si dispiacque
molto.
Nessuno più riaprì quel barattolo e non se ne seppe più
niente.
Giuliana Straccialano e Andrea Romano 1I
CLAROPIDA
C’era
una volta una casa da demolire .Questa
casa era vecchia,era stata costruita nel 1300
d.C. Qualche giorno prima che
la casa venisse demolita,un cane vi entrò e io,incuriosita lo seguii. Quando
entrai vidi un foglietto a terra dove c’era
scritto…
Provare
a parlare non serve
Invoco qui la dea delle dee
Subito arrivò una ragazza
con un viso pallido,occhi azzurri e labbra rosse ma una cosa strana era che non
aveva il corpo era solo un pezzo di cielo. Aveva tutti i poteri sull’acqua e sul
cielo, molti la chiamano PANDORA ma lei mi disse che si chiamava CLAROPIDA
.Nessuno sa che lei era una dea e
si crede che fosse la prima
donna sulla terra. Lei si avvicinò e mi
disse:Tu mi hai liberato dall’incantesimo di ZEUS ,che mi punì dopo aver
disubbidito e aver aperto il vaso pieno di mali. Ti devo un
desiderio.
Io ero molto confusa ma
accettai il desiderio. CLAROPIDA si fermò e mi disse:però mi devi aiutare per
vendicami su ZEUS.
A quel punto non sapevo se
accettare ma incuriosita dalla realizzazione del desiderio accettai.
Il giorno del desiderio non lo dissi a voce alta ma lo tenni in segreto
e,CLAROPIDA ,disse che era ora il momento di affrontare ZEUS .Scese dal celo su
una nuvola e a quel punto urlai il mio desiderio : che ZEUS si innamorasse di
CLAROPIDA! E così fu … CLAROPIDA divenne la sposa del dio più temuto dalla
terra, mi disse grazie e Salì nel celo come una vera e propria
dea.
Barbara Belaeff 1 I
una volta una casa da demolire .Questa
casa era vecchia,era stata costruita nel 1300
d.C. Qualche giorno prima che
la casa venisse demolita,un cane vi entrò e io,incuriosita lo seguii. Quando
entrai vidi un foglietto a terra dove c’era
scritto…
Provare
a parlare non serve
Invoco qui la dea delle dee
Subito arrivò una ragazza
con un viso pallido,occhi azzurri e labbra rosse ma una cosa strana era che non
aveva il corpo era solo un pezzo di cielo. Aveva tutti i poteri sull’acqua e sul
cielo, molti la chiamano PANDORA ma lei mi disse che si chiamava CLAROPIDA
.Nessuno sa che lei era una dea e
si crede che fosse la prima
donna sulla terra. Lei si avvicinò e mi
disse:Tu mi hai liberato dall’incantesimo di ZEUS ,che mi punì dopo aver
disubbidito e aver aperto il vaso pieno di mali. Ti devo un
desiderio.
Io ero molto confusa ma
accettai il desiderio. CLAROPIDA si fermò e mi disse:però mi devi aiutare per
vendicami su ZEUS.
A quel punto non sapevo se
accettare ma incuriosita dalla realizzazione del desiderio accettai.
Il giorno del desiderio non lo dissi a voce alta ma lo tenni in segreto
e,CLAROPIDA ,disse che era ora il momento di affrontare ZEUS .Scese dal celo su
una nuvola e a quel punto urlai il mio desiderio : che ZEUS si innamorasse di
CLAROPIDA! E così fu … CLAROPIDA divenne la sposa del dio più temuto dalla
terra, mi disse grazie e Salì nel celo come una vera e propria
dea.
Barbara Belaeff 1 I