Il Papa si dimette dal pontificato «Lascio per il bene della Chiesa»
«Le forze e l’età avanzata non più adatte al ministero» L’Osservatore romano: «Decisione presa da mesi».
«Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino». Con queste parole papa Benedetto XVI ha annunciato che lascerà il pontificato dal prossimo 28 febbraio. Lo ha fatto personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Joseph Ratzinger, 86 anni il prossimo 16 aprile, era stato eletto papa dal conclave il 19 aprile 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II.
LE PAROLE DEL PAPA - «Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa» dice Benedetto XVI aprendo il discorso delle sue dimissioni. Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede - spiega il Pontefice - per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato». «Per questo - aggiunge -, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro».
IL CARDINALE BAGNASCO: SCELTA INASPETTATA - «Un fulmine a ciel sereno» commenta il decano del collegio cardinalizio, Angelo Sodano. Parla di «scelta inaspettata, ma serena» il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. «Una decisione che ci lascia con l’animo carico di dolore e di rincrescimento - aggiunge -. Ancora una volta Benedetto XVI ha offerto un esempio di profonda libertà interiore».
Secondo il direttore dell’Osservatore RomanoGian Maria Vian, invece, «la decisione del Pontefice è stata presa da molti mesi, dopo il viaggio in Messico e a Cuba, in un riserbo che nessuno ha potuto infrangere e avendo ripetutamente esaminato la propria coscienza davanti a Dio, a causa dell’avanzare dell’età».
A poco più di un’ora dall’annuncio, parla anche il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Federico Lombardi. Secondo il quale, dopo il 28 febbraio, Joseph Ratzinger andrà a Castel Gandolfo e poi nel monastero delle suore sul colle Vaticano, ma «non in clausura». In questo modo accadrà che due Papi vivranno contemporaneamente in Vaticano. Nessun pericolo di interferenze, assicura Lombardi: «Sono certo che Benedetto XVI sarà quanto mai attento e capace di evitarlo in ogni modo».
PADRE LOMBARDI: «AVEVAMO NOTATO LA STANCHEZZA» - Informazioni, poi, sullo stato di salute del Pontefice: «Il Papa dice che il vigore fisico negli ultimi mesi è diminuito. Questo forse anche noi lo avevamo notato. Un po’ di stanchezza e affaticamento maggiore rispetto al passato» ammette padre Lombardi. Ma, precisa, «non risulta nessuna malattia in corso che influisca su questo tipo di decisione».
«L’età pesa su di lui» conferma alla stampa tedesca il fratello del Papa, Georg Ratzinger, che dice di essere al corrente della decisione da mesi. E spiega che da tempo il Pontefice fatica a camminare e che il suo medico gli ha consigliato di sospendere i viaggi oltreoceano.
LA SUCCESSIONE - Lo stesso Benedetto XVI affronta il tema di quanto accadrà adesso. «Dal 28 febbraio 2013, alle ore 20 - spiega nel suo discorso - la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice».
«Dal primo di marzo, dopo le dimissioni del 28 febbraio, inizierà l’iter per l’elezione. Per Pasqua dovremmo avere il nuovo Papa» ipotizza padre Lombardi in conferenza stampa.
L’ANTICIPAZIONE: «DIMISSIONI DIRITTO E DOVERE» - In Luce del Mondo, libro-intervista uscito durante il periodo dello scandalo abusi, Benedetto XVI aveva già avanzato l’ipotesi delle dimissioni: «Quando il pericolo è grande - aveva risposto - non si può scappare. Ecco perché non è il momento di dimettersi. Ci si può dimettere in un momento di serenità o semplicemente quando non ce la si fa più. Ma non ci si può tirare indietro e dire ci pensi un altro. Quando si giunge alla chiara consapevolezza di non essere in grado di continuare, in questo caso il Papa ha il diritto e in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi».
LE REAZIONI - Immediate le reazioni, dall’Italia e dal mondo. A partire dal premier italiano Mario Monti: «Sono molto scosso da questa notizia inattesa». Fino alla Germania: «Il governo tedesco reagisce con emozione e turbamento» fa sapere il portavoce dell’esecutivo di Berlino.
I MEDIA E IL WEB - Ad annunciare le dimissioni del Papa è per primo, alle 11.46, un flash dell’Ansa. Che, in pochi minuti, fa il giro del mondo, subito rilanciato da Reuters, Cnn, al Arabiya, France Presse, Telegraph e Bbc.
E non manca la Rete: migliaia i commenti su Twitter, dall’Europa all’Asia, passando per il Medio Oriente.
Sul sito di microblogging, lo scorso dicembre, aveva creato un account lo stesso Benedetto XVI (@pontifex).
«Dobbiamo avere fiducia nella potenza della misericordia di Dio. Noi siamo tutti peccatori, ma la Sua grazia ci trasforma e ci rende nuovi», l’ultimo tweet.
Non saprei esprimere il mio pensiero dal punto di vista cattolico, ma da quello umano forze sì: non posso non riconoscere l’umiltà di quest’uomo che ha lasciato un incarico così importante ,mentre siamo circondati da tanti uomini politici e di potere che rimangono legati al proprio incarico nonostante l’età avanzata, pur di mantenere i propri privilegi.
Sara Virnicchi 3 L
Il papa si è dimesso !
Il Papa si dimette. Benedetto XVI, 265esimo successore di Pietro, lascerà il pontificato della Chiesa cattolica dal 28 febbraio. E’ stato Benedetto XVI ad annunciarlo personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Il Papa ha spiegato di sentire il peso dell’incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa. Il pontefice ha chiesto che si indica un conclave per l’elezione del successore che si dovrebbe tenere già a marzo. ‘Un fulmine a ciel sereno” ha detto il decano del collegio cardinalizio, il cardinale Angelo Sodano. Benedetto XVI lascerà ”il suo Ministero alle 8 pomeridiane del 28 febbraio” ha confermato padre Federico Lombardi, capo della sala stampa vaticana, che poi ha risposto ai giornalisti in una conferenza stampa. Da quel momento dunque inizierà la sede vacante, vale a dire il periodo in cui la Chiesa resta priva di guida. A marzo, probabilmente già entro Pasqua, la Chiesa cattolica avrà un nuovo pontefice.
”Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio – ha scandito papa Ratzinger, che compirà 86 anni ad aprile, ai cardinali – sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”. Le sue parole (qui il discorso integrale davanti al Concistoro) sono state pronunciate in latino: il Papa, raccontano i testimoni, aveva una voce solenne ma serena, e il volto un po’ stanco. Se un Papa si rende conto che non è più in grado ”fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, di assolvere ai doveri del suo ufficio – disse nel 2010 nel libro-intervista del 2010 ”Luce del mondo” – allora ha il diritto e, in alcune circostanze, anche l’obbligo, di dimettersi”.
”La decisione del pontefice – ha scritto poi il direttore dell’Osservatore Romano, Gian Maria Vian – è stata presa da molti mesi, dopo il viaggio in Messico e a Cuba, in un riserbo che nessuno ha potuto infrangere, e avendo ‘ripetutamente esaminato’ la propria coscienza ‘davanti a Dio’, a causa dell’avanzare dell’età”. Sodano, decano dei cardinali, ha preso la parola al termine del Concistoro: ”Abbiamo ascoltato le sue parole increduli – ha detto rivolgendosi al Santo Padre – Ora mi permetta di dirle a nome di tutto il collegio cardinalizio, che le siamo più che mai vicini”.
Livia Salvyuolo 2 H
L'arrivo del "Pibe de oro" a Napoli
In questi ultimi giorni è arrivato la leggenda del calcio a Napoli : Maradona. Dopo un lungo periodo di assenza, perché considerato un evasore fiscale, il calciatore è ritornato nella città di Napoli che non l’ha mai dimenticato.Infatti egli è stato accolto da una grande folla a Via Caracciolo sul lungomare dove c’è l’hotel Royal Continental che lo ha ospitato. . Egli è mancato per molti anni a Napoli per ” il semplice motivo ” di essere stato accusato di un evasione fiscale , ma ha dichiarato di voler parlare con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perchè si dichiara innocente. Egli ha dichiarato che nel momento in cui Mazzarri se ne andrà da Napoli sarebbe entusiasta di allenare la sua ex squadra. Secondo me Maradona è un uomo con due volti che appunto per questo nella sua vita ha compiuto azioni buone come a Napoli dove ha lasciato un pezzo di storia calcistica che azioni cattive o meglio, sbagliate, che portano a commettere delle trasgressioni come fare l’evasione fiscale.
Gabriele Testa 2 H
Nuovo "supervulcano" ai campi Flegrei
In questo periodo a Napoli è nato un nuovo "Super vulcano" nei Campi Flegrei che è stato definito molto pericoloso dagli scenziati inglesi perchè dicono che ,un'esplosione di questo vulcano, potrebbe scatenare una forza più forte di quello islandese il "Eyjafjallajokull".Il "Super vulcano" ha una forza tale da distruggere l'Europa. Secondo la mitologia i Campi Flegrei in greco significano "campi che bruciano"e , la leggenda, racconta che sotto i campi risiedeva il Dio del fuoco. I Campi Flegrei in realtà si estendono fino all' isola di Capri. Io penso che noi napoletani dovremmo sfruttare l'energia dei vulcani ,cioè quella geotermica ,che ci potrebbe fer risparmiare soldi sulla bolletta del gas e luce così come succede in Islanda che è uno dei paesi più ricchi del mondo.
Testa Gabriele 2 H
Testa Gabriele 2 H
Vomero : il mio quartiere
Io abito a Napoli,precisamente al Vomero,un quartiere residenziale situato sulla collina ,un tempo luogo di vacanza per i napoletani che avevano bisogno di aria salubre e fresca. Io adoro il quartiere in cui abito e in cui si trova la mia scuola ,ma,come tutti i quartieri delle grandi città ci sono sia degli aspetti positivi che negativi .Partiamo dallo splendido panorama di San Martino, secondo me,uno dei più belli del mondo, chi ha già avuto l'occasione di vederlo sicuramente ricorderà il suo splendore. Ci sono anche molti cinema e teatri, parchi, palazzi importanti e musei, come quello del duca di San Martino e di castel Sant'Elmo; bellissimi sono i giardini della Floridiana e il parco Mascagna. Inoltre il vomero è sede del più antico stadio di calcio e atletica, lo stadio Collana a piazza Quattro Giornate. Purtroppo parto da qui per elencare invece alcuni aspetti negativi . Alcuni sport che prima si facevano nella palestra dello stadio ora non si fanno più, per esempio il basket e la pallavolo, perchè un'ala dello stadio è pericolante e tuttora non è del tutto agibile; alcune strade sono rovinate da buche che il comune dovrebbe provvedere ad aggiustare,e che talvolta provocano danni a noi poveri passanti !Inoltre , i parchi di cui parlavo ,non bastano a donare a noi vomeresi quell'aria salubre famosa fino ad un secolo fa ... Ma che dire,il vomero è il mio quartiere e davvero non lo cambierei .
Francesco Ciampaglia 2 H
Francesco Ciampaglia 2 H
Come il tifo organizzato diventa delinquenza
Fumogeni e sbarre di metallo le armi che trasformano un tranquillo sabato pomeriggio vomerese
Vicino l'uscita della tangenziale di via Luigi Caldieri, sabato 17 novembre 2012, sono scoppiati dei tafferugli, che, a sentire alcuni passanti, sembrano essere stati organizzati da un gruppo di tifosi napoletani per vendicare un analogo assalto subito alcuni anni fa dai tifosi foggiani.
Questi vandali non hanno fatto altro che rompere e colpire ogni cosa gli si trovasse davanti , ma il loro obiettivo principale era cercare di assalire l’ autobus dei tifosi foggiani, che per fortuna ,dopo qualche minuto è riuscito a scappare. Sono stati ,allora, lanciati dei fumogeni, uno dei quali è entrato nell’ auto di un passante e l'ha incendiata, causando danni anche ad un'altra vettura. Per fortuna il proprietario è rimasto illeso, ma un tifoso foggiano ha comunque riportato delle ferite alla testa e ha avuto bisogno di cure ospedaliere.
I tafferugli sono continuati intorno allo stadio Collana, ma poi,grazie all’ intervento dei carabinieri, sono cessati…Un sabato da dimenticare per noi “vomeresi “e per tutti coloro che credono nei valori dello sport !
Francesco Ciampaglia 2 H
OCCUPAZIONE
In tutta Italia gli studenti in agitazione anche a Napoli licei occupati
29/11/12
In questo periodo si stanno verificando molte manifestazioni a causa delle riforme della scuola e dei tagli al settore.
Per questo molti ragazzi di istituti di scuola superiore stanno manifestando le proprie idee occupando le proprie scuole.
Alcune dei licei occupati di Napoli sono:
Pansini : Il pomeriggio del 14 Novembre gli alunni di questo liceo classico hanno preso possesso della scuola impedendo a qualunque estraneo di entrarci.
Questa occupazione si è conclusa con delle settimane di autogestione cominciate il 19/11/12 nelle quali i professori non possono spiegare, interrogare e assegnare compiti.
Alberti: Questo liceo è stato occupato il 20/11/12 ed è stata commessa, a parer nostro, una grande ingiustizia: la preside, la prof.sa Marina Imperato, ha chiamato le autorità che hanno sgomberato il liceo, denunciando 20 alunni.
Ora la situazione del liceo è di autogestione come il Pansini.
Sannazaro : Gli studenti di questo liceo hanno occupato mercoledì 21/11/12.
La dirigente,(prof.sa Maria Carla D’Allocco)ha definito questa protesta ‘’illegale’’; ella ha tentato di giungere a compromessi con i suoi studenti…ma inutilmente.
Secondo noi le proteste che stanno agitando il mondo della scuola sono giuste perchè la scuola pubblica va riqualificata. Inoltre crediamo che gli alunni abbiano il diritto di esprimere il proprio pensiero e di protestare con civiltà contro le ingiustizie. Speriamo che i dirigenti avviino più spesso un dialogo costruttivo con i propri alunni.
Pacelli Caterina 3I
Salvyuolo Livia 2H
Fiorito Matteo 3L
29/11/12
In questo periodo si stanno verificando molte manifestazioni a causa delle riforme della scuola e dei tagli al settore.
Per questo molti ragazzi di istituti di scuola superiore stanno manifestando le proprie idee occupando le proprie scuole.
Alcune dei licei occupati di Napoli sono:
Pansini : Il pomeriggio del 14 Novembre gli alunni di questo liceo classico hanno preso possesso della scuola impedendo a qualunque estraneo di entrarci.
Questa occupazione si è conclusa con delle settimane di autogestione cominciate il 19/11/12 nelle quali i professori non possono spiegare, interrogare e assegnare compiti.
Alberti: Questo liceo è stato occupato il 20/11/12 ed è stata commessa, a parer nostro, una grande ingiustizia: la preside, la prof.sa Marina Imperato, ha chiamato le autorità che hanno sgomberato il liceo, denunciando 20 alunni.
Ora la situazione del liceo è di autogestione come il Pansini.
Sannazaro : Gli studenti di questo liceo hanno occupato mercoledì 21/11/12.
La dirigente,(prof.sa Maria Carla D’Allocco)ha definito questa protesta ‘’illegale’’; ella ha tentato di giungere a compromessi con i suoi studenti…ma inutilmente.
Secondo noi le proteste che stanno agitando il mondo della scuola sono giuste perchè la scuola pubblica va riqualificata. Inoltre crediamo che gli alunni abbiano il diritto di esprimere il proprio pensiero e di protestare con civiltà contro le ingiustizie. Speriamo che i dirigenti avviino più spesso un dialogo costruttivo con i propri alunni.
Pacelli Caterina 3I
Salvyuolo Livia 2H
Fiorito Matteo 3L
“Un Natale speciale”
Il Natale è una ricorrenza religiosa nata per ricordare la nascita di Gesù, ma oggi è considerato prevalentemente l’occasione per scambiarsi doni. I bambini sanno che devono comportarsi bene così che Babbo Natale possa arrivare ricco di doni, questa è una leggenda che si tramanda di anno in anno e rende questa festa ancor più divertente ed eccitante.
A Napoli il Natale è particolarmente bello, perché l’atmosfera diventa allegra e la maggior parte degli abitanti dimentica tutti i problemi che si affrontano quotidianamente; si è soliti a preparare una cena in famiglia che viene anche chiamata “cenone di Natale”, in queste circostanze è tradizione cucinare: spaghetti con le vongole, capitone fritto, insalata di rinforzo e come dolci struffoli e roccocò.
Tutti addobbano le proprie case e in ognuna non manca ne’ il tradizionale albero di origine nordica ,ne’ il nostro più tradizionale presepe.
Per le strade le luci e gli addobbi delle vetrine danno un’aria festiva a ogni città d’Italia e quest’anno Napoli sarà ancora più bella, grazie a un gemellaggio con la città di Salerno: a loro sono arrivati i presepi napoletani, a Napoli le loro luci festose e colorate.
Tutti noi aspettiamo con ansia l’arrivo di questa festività che rende tutti più felici e più sereni.
Daria Mattera 3 I e Sara Virnicchi 3 L
Buon Natale Spagna!!
Il natale in Spagna è una festa molto sentita, e anche se ha delle caratteristiche simili alla nostra tradizione, ne differisce per diversi aspetti: i festeggiamenti vanno dal 22 dicembre al sei gennaio, e comiciano con una tradizionale lotteria di Natale per concludersi con la consegna dei doni ai bambini.
La Nochebuena è la vigilia, nella serata del 24 infatti è tradizione per gli spagnoli riunirsi presso la casa dei nonni, o comunque dei parentio di maggiore età dove viene consumata un’abbondante cena a base di cibi tipici locali come mariscos, cordero, pavo, jamòn, vino, cava e molti dolci tipici.
L’usanza vuole che si cantino anche una serie di ballate dette villancicos, che possono essere allegre o tristi, ma che riguardano la storia spagnola, la ricchezza umana e che sorgono direttamente dalle radici di una tradizione molto sentita.
Babbo Natale passa dopo la cena a portare dei piccoli doni ai bambini (generalmente caramelle e cioccolato) che vengono poi trovati sotto l’albero, anche se in Catalogna si una far passare non tanto Babbo natale quanto il tio (lo zio).
Il giorno di Natale vede poi il dispiegarsio di banchetti familiari come per la tradizione italiana. Tuttavia la Spagna il 28 dicembre prevede che vi sia un giorno simile al carnevale, il giorno de “los Santos Innocentes”, durante questa giornata le persone si fanno degli scherzi e si prendono in giro come forma scherzosa e catartica. Ed è fra cene e riti di scherno che si arriva alla notte del 31 la “Nochevieja”, l’ultima notte dell’anno che viene accolta come di consuetudine europea con grandi festeggiamenti e notti in bianco.
Questa serata prevede un rito propiziatorio, si devono infatti mangiare dodici acini d’uva uno dietro l’altro prima dello scoccare della mezzanotte.
Ma è con l’arrivo dei Re Magi che le festività natalizie in Spagna si concludono, i bambini infatti non scrivono tanto le lettere a Babbo Natale quanto ai Magi che portarono i doni a Gesù bambino.
La sera del cinque Gennaio la Spagna si riempie di splendide parate che vedono come protagonisti i tre Re Magi appunto, durante la notte poi questi portano i doni ai bambini che la mattina del giorno dopo scopriranno se sono stati così buoni da meritarsi i doni, ed è infatti solo a festeggiamenti compiuti che i piccoli scoprono se sono stati buoni o meno, e come per la tradizione italiana se si sono comportati male i Magi portano del carbone.
La tradizione natalizia spagnola vede poi il dispiego di una serie di ricette tipiche che fanno buona parte del folclore che ruta intorno al Natale, il “Roscòn de Reyes” è uno dei dolci tipici, che viene consumato proprio il giorno dell’epifania e che rappresenta uno dei prodotti culinari più antichi di queste feste anche se di origine pagana.
Virnicchi Sara 3 L
La Nochebuena è la vigilia, nella serata del 24 infatti è tradizione per gli spagnoli riunirsi presso la casa dei nonni, o comunque dei parentio di maggiore età dove viene consumata un’abbondante cena a base di cibi tipici locali come mariscos, cordero, pavo, jamòn, vino, cava e molti dolci tipici.
L’usanza vuole che si cantino anche una serie di ballate dette villancicos, che possono essere allegre o tristi, ma che riguardano la storia spagnola, la ricchezza umana e che sorgono direttamente dalle radici di una tradizione molto sentita.
Babbo Natale passa dopo la cena a portare dei piccoli doni ai bambini (generalmente caramelle e cioccolato) che vengono poi trovati sotto l’albero, anche se in Catalogna si una far passare non tanto Babbo natale quanto il tio (lo zio).
Il giorno di Natale vede poi il dispiegarsio di banchetti familiari come per la tradizione italiana. Tuttavia la Spagna il 28 dicembre prevede che vi sia un giorno simile al carnevale, il giorno de “los Santos Innocentes”, durante questa giornata le persone si fanno degli scherzi e si prendono in giro come forma scherzosa e catartica. Ed è fra cene e riti di scherno che si arriva alla notte del 31 la “Nochevieja”, l’ultima notte dell’anno che viene accolta come di consuetudine europea con grandi festeggiamenti e notti in bianco.
Questa serata prevede un rito propiziatorio, si devono infatti mangiare dodici acini d’uva uno dietro l’altro prima dello scoccare della mezzanotte.
Ma è con l’arrivo dei Re Magi che le festività natalizie in Spagna si concludono, i bambini infatti non scrivono tanto le lettere a Babbo Natale quanto ai Magi che portarono i doni a Gesù bambino.
La sera del cinque Gennaio la Spagna si riempie di splendide parate che vedono come protagonisti i tre Re Magi appunto, durante la notte poi questi portano i doni ai bambini che la mattina del giorno dopo scopriranno se sono stati così buoni da meritarsi i doni, ed è infatti solo a festeggiamenti compiuti che i piccoli scoprono se sono stati buoni o meno, e come per la tradizione italiana se si sono comportati male i Magi portano del carbone.
La tradizione natalizia spagnola vede poi il dispiego di una serie di ricette tipiche che fanno buona parte del folclore che ruta intorno al Natale, il “Roscòn de Reyes” è uno dei dolci tipici, che viene consumato proprio il giorno dell’epifania e che rappresenta uno dei prodotti culinari più antichi di queste feste anche se di origine pagana.
Virnicchi Sara 3 L
CITTA' DEL VATICANO
6 Dicembre 2012
Tavola del Papa imbandita con decorazioni e cibi tipici in occasione della festività di San Nicola, nel Palazzo apostolico. Benedetto XVI, come è d'uso nel suo Paese natale, la Germania, ha festeggiato con la Famiglia pontificia la ricorrenza di San Nikolaus. Mons.Georg Gaenswein, ha raccontato che il Papa è stato anche molto lieto di ricevere la visita di un connazionale, il presidente della Repubblica federale tedesca, Joachim Gauck, che attendeva già da giorni.
Questo papa, seduto al trono di Pietro dopo l' amato Giovannipaolo II ,ha saputo conquistare il popolo cristiano diventando per tutti un punto di riferimento prezioso
Virnicchi Sara 3 L
Tavola del Papa imbandita con decorazioni e cibi tipici in occasione della festività di San Nicola, nel Palazzo apostolico. Benedetto XVI, come è d'uso nel suo Paese natale, la Germania, ha festeggiato con la Famiglia pontificia la ricorrenza di San Nikolaus. Mons.Georg Gaenswein, ha raccontato che il Papa è stato anche molto lieto di ricevere la visita di un connazionale, il presidente della Repubblica federale tedesca, Joachim Gauck, che attendeva già da giorni.
Questo papa, seduto al trono di Pietro dopo l' amato Giovannipaolo II ,ha saputo conquistare il popolo cristiano diventando per tutti un punto di riferimento prezioso
Virnicchi Sara 3 L
Babbo Natale arriva in anticipo a Buckingham Palace
Kate aspetta un bambino
A Londra, il 3 dicembre 2012 Kate Middleton è stata ricoverata al King Edward VII Hospital per una forte nausea, sintomo della gravidanza che le è stata poi annunciata.
La principessa afferma di aver scoperto solo recentemente di aspettare un bambino.
La famiglia reale è molto entusiasta di questa dolce attesa.
La BBC (British Broadcasting Corporation) ha interrotto le sue trasmissioni per comunicare la notizia. Potrebbe sembrare un’esagerazione, ma non lo è del tutto; infatti questo bambino sarà l’erede al trono di Inghilterra.
Tutti, si iniziavano a chiedere quando sarebbe arrivato questo bambino e la stessa principessa sentiva il dovere di dare un erede all’Inghilterra.
Un anno fa il bambino sarebbe salito al trono solo se fosse nato maschio; invece ora, secondo la legge di successione modificata recentemente dalla regina Elisabetta II il bambino, femmina o maschio che sia, è destinato ad essere l’erede.
Si dice, inoltre, che questo bimbo darà una nuova svolta all’economia inglese perché saranno molti i gadget dedicati a lui ....anche noi facciamo gli auguri ai due sposini regali
Caterina Pacelli 3I
Lo sport si trasforma in violenza
Ad Amsterdam, in Olanda il 4 dicembre 2012 una partita di calcio tra adolescenti si trasforma in tragedia.
Alla fine della partita i giocatori, tutti tra i 15 e i 16 anni, hanno picchiato fino ad uccidere il guardalinee quarantunenne Richard Nieuwenhuizen che, evidentemente, per i ragazzi aveva preso decisioni sbagliate.
I ragazzi accusati compariranno giovedì prossimo davanti al tribunale di Lelystad. La tragedia ha sconvolto il mondo del calcio e tutta l’Olanda.
Questi episodi purtroppo avvengono anche in Italia. Domenica scorsa a Ischia durante una partita di calcio il direttore di gara ha espulso un giocatore per fallo violento e quest’ultimo non contento della decisione ha deciso di scagliarsi contro l’arbitro che ha incominciato a picchiare, insultare e minacciare.
Il giocatore è stato squalificato per tutta la stagione.
Alla fine della partita il direttore di gara è stato inseguito in macchina dal giocatore che ha cercato di mandarlo fuori strada per fermarlo ma dopo molti tentativi inutili si è allontanato lasciandolo in pace.
Sono molti gli episodi simili a questi, che purtroppo avvengono in tutto il mondo e, sinceramente, sono molto dispiaciuto in quanto giocatore e amante del calcio.
Oltre questi avvenimenti il calcio è rovinato da molti altri fattori quali il calcio scommesse per il quale molti giocatori vengono anche arrestati.
Matteo Fiorito De Falco III L